Tintura a riserva Shibori
Shibori
è la parola giapponese che indicauna serie di modi di trattare i
tessuti. La parola deriva dalla radice verbale "Shiboru", ritorcere,
stringere pressare. Pone cioè l'accento sul processo di
manipolazione del tessuto attraverso il quale esso non ha più
una superficie bidimensionale, ma acquista una forma tridimensionale
con la pieghettatura, la plissettatura, la cucitura o la torsione. Il
tessuto modellato con questi metodi viene poi fissato secondo altre
tecniche quali la nodatura o la legatura, prima di essere tinto nel blu
indaco tipico della tradizione o in altri colori più di recente.
In
Malesia, Indonesia e India tecniche analoghe di lavorazione del tessuto
hanno altri nomi - plangi, banda, tritik - e tutte sono spesso
accomunate nella definizione impropria "tie and dye". Ma lo Shibori
giapponese non ha paragoni per la ricchezza e la varietà dei
motivi decorativi.
La caratteristica speciale di qesta
tecnica è il tipo di pattern, anche piccolissimo e con bordi
morbidi, che produce un effetto assai diverso dai pattern che si
ottengono con le tecniche dello stencil, della cera e della colla.